lunedì 17 marzo 2014

Claude Monet "Water Lilies" oil on canvas (1916)


 " L'artista non condiziona e organizza la natura, ma si lascia guidare da essa. Gli idealisti dell'antica pittura, che crearono sublimi paesaggi fantastici, miravano alla durata: e la loro natura, oltre a essere improntata da una volontà virile, è una idealizzazione fortemente astratta della realtà. Il pittore che vuole conservare al suo quadro "l'immediatezza della sensazione" oltraggiata da Hegel, sente la natura come una festa di colori, come un aereo spettacolo di mutevolezza e le attribuisce fattezze femminili: soggiace a quello che Cornelius definì il " provocante fascino dei colori". Il fascino che si irradia da un paesaggio di Renoir o di Monet documenta bene questo contatto fra il colore e l'esperienza femminea e sensuale della natura, e deriva dal fatto che quei pittori vissero l'impressione coloristica con l'intensità della seduzione.è una seduzione realizzata con il pennello, che restituisce alla natura la sua dolcezza adulatrice, ricambia i doni che ci offre allo sguardo con un'intensa gioia dei sensi." ( Werner Wofmann, 1962 )


Colori e sfumature delicate...che toccano l'animo di chi li contempla... Ci sono mille modi di descrivere una singola opera d'arte. Spesso bastano poche e semplici parole per descriverla.

Interessante la descrizione di Wofman.

.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento